EVOLUZIONE METEO SINO AL 26 APRILE
Il quadro meteorologico sta per subire cambiamenti imponenti. Il vortice ciclonico iberico, responsabile del canto del cigno dell’Alta africana, sta evolvendo verso est e minaccia battaglia. La minaccia si concretizzerà in un peggioramento a partire dalla Sardegna e dalle Alpi di ponente, per poi estendersi verso il Centro Nord. Ma come potrete immaginare si tratterà di un assaggio: la portata diverrà corposa sul finire di settimana.
Il peggioramento avrà l’onere di aprire un varco importante, dentro il quale si inserirà aria via via più fredda di origine scandinava. L’irruzione coinvolgerà pesantemente l’Europa centrale, ma avrà ripercussioni pressoché certe anche su di noi. Le temperature crolleranno e non mancherà occasione per precipitazioni localmente violente. Quindi temporali e quant’altro.
VEDIAMO IN DETTAGLIO IL BOLLETTINO METEO
Caldo e bel tempo volgono al termine: una prima perturbazione proveniente da ovest, diciamo pure in impulso instabile, sta per impattare su Sardegna e ovest Alpi determinando un peggioramento. Peggioramento che potrebbe dar luogo, lo confermiamo, a dei temporali localmente intensi soprattutto nell’Isola. Altrove ancora caldo ma nubi in aumento a partire dalle tirreniche e dal Nordovest.
Dal 22-23 aprile si assisterà ad un più deciso cambiamento, con l’anticiclone che subirà un drastico cedimento. Inizialmente ulteriori sbuffi instabili da ovest causeranno variabilità crescente e probabili precipitazioni diurne tra zone interne del Centro, in Sardegna e sulle Alpi. Poi si avrà un autentico ribaltone per effetto dell’intrusione di masse d’aria più fredde provenienti dalla Scandinavia. Le ultime proiezioni dei modelli matematici di previsione indicano precipitazioni piuttosto corpose e diffuse, che potranno assumere sovente carattere di rovescio o temporale. Non è da escludere addirittura il ritorno della neve sui rilievi, specie su Alpi. Tale quadro meteo climatico andrà a condizionare, pesantemente, l’intero ponte del 25 aprile.
Stante la portata della flessione termica, un vero e proprio tracollo, non si farà fatica a parlare di colpo di coda invernale. Anche perché la probabile sostenuta ventilazione settentrionale, associata alle condizioni termiche attuali, andrà ad acuire ancor di più la sensazione di freddo. Si andrà avanti così per tutto il ponte festivo e si rischia un’appendice di marcata variabilità più duratura.
PREVISIONI METEO LUNGO TERMINE, IN BREVE
Quanto emerge dalle ultime interpolazioni dei modelli matematici di previsione parla abbastanza chiaro: avremo un periodo di variabilità tipicamente primaverile e dopo l’intervento del corposo freddo maltempo, ecco che potrebbe riaffacciarsi l’Anticiclone africano e con lui il caldo anomalo. Saremo ai primi di maggio.
Rammentiamo che il trend a lungo termine va inteso espressamente come linea di tendenza solo generale, che può tuttavia subire stravolgimenti anche importanti.