Come ogni mattina i fumi e i vapori emessi dalle caldaie dei condomini di Milano inzuppano l’aria cittadina. Si è fatto tantissimo per pulire l’aria della metropoli, ma la posizione orografica non è di aiuto. A Milano il vento spira lievissimo se non c’è calma di vento. Il ricambio d’aria avviene molto lentamente.
Ogni giorno, a tutte le ore del giorno, un treno ininterrotto di auto circola nelle vie della città, nelle strade attorno, nelle tangenziali e nelle autostrade.
L’inquinamento è la conseguenza diretta dell’urbanizzazione di ogni metropoli e area urbana densamente abitata, ma Milano non c’è il vento a spazzar via lo smog.
Per gestire al meglio questa città, tra le meno ventose al Mondo, sono necessarie politiche energetiche interamente nuove rispetto a quelle usate.
Riscaldamento e condizionamento elettrico, ma per produrre energia elettrica consegue l’inquinamento. La soluzione sarebbe con le Centrali Nucleari come fanno all’estero, mentre è difficile pensare di rispondere alle esigenze di milioni di persone di una Civiltà Occidentale, concentrate in aree ristrette, con energia rinnovabile.
Poi c’è il problema auto. Si potrebbe risolvere con l’uso in città di auto alimentate a elettricità, mentre per i circuiti extra urbani le stesse userebbero carburanti a basso impatto ambientale.
Sarebbe una soluzione fantascientifica, ma pulirebbe l’atmosfera di Milano, eccome se la pulirebbe. Ma quanto narrato è impossibile da attuare, esisteranno sempre i contrari alle novità, e nel frattempo chi vive, lavora, studia a Milano respirerà smog.