L’aria artica, contenuta all’interno di un’ampia struttura depressionaria, s’è già messa in moto e inizierà ad avere ripercussioni meteo importanti entro fine giornata.
Inizialmente l’approssimarsi del nucleo freddo innescherà venti particolarmente intensi, sia dai quadranti settentrionali – come sulle Alpi – sia dai quadranti occidentali – nel resto d’Italia. Il temporaneo richiamo d’aria mite che investirà le regioni centro meridionali lascerà ben presto spazio a un nuovo consistente abbassamento delle temperature.
Nulla di paragonabile all’ondata di gelo della settimana scorsa, questo è bene dirlo subito. Tuttavia, trattandosi di aria artica, il calo termico si farà sentire e si farà sentire maggiormente laddove avremo delle precipitazioni. Per quale motivo? Perché tramite le precipitazioni avviene il trasferimento del freddo verso il suolo. Ora ci si chiede: quanto scenderanno le temperature?
La mappa che abbiamo allegato si riferisce alle variazioni termiche delle ore 13 del 10 gennaio, rispetto alla stessa ora di oggi. E’ evidente come le flessioni siano diffuse, mediamente nell’ordine dei 3-4°C ma con punte di 5-6°C in meno a seconda delle aree considerate. E’ anche vero che in alcune zone, segnatamente in Val Padana e in Salento, potrebbero persino subentrare dei rialzi.