Il 2018, è quasi certo, sarà il quarto anno più caldo dal 1880 (ovvero da quando sono iniziate le rilevazioni termiche ufficiali a livello planetario). I dati che l’Organizzazione Meteorologica Mondiale gestisce attualmente sono sufficienti per affermare quanto scritto e stiamo parlando di dati raccolti da centinaia di osservazioni meteorologiche distribuite in tutto il mondo.
Oltre ad analizzare l’intera serie storica, è importante evidenziare come i 20 anni più caldi dal 1880 si sono verificati negli ultimi 22 e i 4 più caldi – perdonate la ripetizione – negli ultimi quattro. Questo per dire che la tendenza al rialzo delle temperature sembra inarrestabile.
I dati sono contenuti all’interno del Rapporto climatico provvisorio del 2018 che la WMO ha appena pubblicato. Si tratta di un lavoro ben più ampio, che non mette in evidenza solamente il comportamento della temperatura per le diverse diverse regioni, ma spiega anche quali sono stati i principali eventi meteorologici dell’anno.
Ciò che possiamo dirvi, dopo aver spulciato attentamente la relazione, è che la temperatura media globale dei primi dieci mesi del 2018 ha superato di circa 1°C la media dell’era preindustriale (1850-1900). Diamo un altro dato: la temperatura media globale nel decennio 2006-2015 è risultata superiore di 0,86°C rispetto all’era preindustriale.
L’aumento medio – rispetto allo stesso periodo di riferimento – nell’ultimo decennio (2009-2018) è stato di circa 0,93°C e negli ultimi cinque anni (2014-2018) è stato di 1,04°C. E non scordiamoci che durante i primi mesi del 2018 il clima è stato influenzato da un episodio de La Niña debole protrattosi fino a marzo.
Nel mese di ottobre, invece, le temperature della superficie del mare nell’area orientale del Pacifico tropicale ha confermato il ritorno di El Niño, anche se l’atmosfera mostra ancora poca risposta in questo senso.