È un classico della Primavera quello di essere interessata da colpi di coda del meteo invernale. Ma quest’anno, tutto sommato, c’era da aspettarselo dopo i miti periodi di Febbraio e buona parte di Marzo.
Le previsioni dei Centri Meteo dei più importanti e autorevoli al Mondo, danno delle prospettive, rigorosamente da confermare, di episodi di freddo sparsi nei prossimi 15 giorni, con alcune possibili anticipazioni già questa settimana e soprattutto nei primi giorni della prossima, quando potrebbe cadere la neve a quote medio basse del Centro Nord.
Scrutiamo soprattutto un evento imponente di freddo che si dovrebbe avviare in Russia, dove giungerebbe una massa d’aria freddissima da nord. Abbiamo già visto durante lo scorso Inverno eventi simili, con rotte che hanno in prevalenza indirizzato il gelo e le tempeste di neve verso i Balcani e soprattutto il Mar Nero e la Turchia.
Ma adesso siamo in Primavera, stagione molto variabile, e se l’evoluzione delle masse d’aria fredda invernale è stata spesso complessa da definire, in questa stagione siamo in una fase estrema, dove ogni ipotesi non è scartabile.
Nel Marzo 1987 un’ondata di gelo, la più forte di tutto il semestre freddo, interessò l’Italia, si ebbero tempeste di neve nel basso Adriatico e soprattutto in Puglia.
Nei primi giorni di Aprile del 2003 una bufera di neve imbiancò le coste dell’Adriatico, mentre alla fine del mese iniziò un’ondata di caldo che fu il preludio della terribile Estate 2003, la più rovente dei tempi recenti.
Insomma, la Primavera è un periodo caratterizzato da forte variabilità atmosferica, e in un contesto dove vediamo il susseguirsi di numerose anomalie climatiche, gli eventi estremi sono spesso più probabili.
Mappe dei Centri Meteo appena elaborate.