Uno degli aspetti più sconcertante dell’ondata di maltempo che ha interessato l’Italia è la sfiducia con cui taluni hanno colto le informazioni diffuse sui centimetri di neve caduta.
Da giorni abbiamo negli occhi la vista della valanga che si è abbattuta nell’Hotel dell’Abruzzo, dove mentre scriviamo ci sono persone che lavorano per salvare chi si trova dentro quel che rimane della struttura coperta di metri di neve.
Ma in Appennino, oltre il terremoto che anche oggi ha prodotto altre forti scosse, c’è stato un disastro naturale che deriva dal meteo estremo, che è stato il peggiore non si sa neppure da quanti anni a questa parte.
C’è chi sta ad oggi a commentare che i centimetri di neve caduti sono stati indicati errati, ma l’emergenza non è il numero al centimetri stimato osservando le webcam ancora funzionanti, dato che molte zone sono ancora senza energia elettrica, oppure dalle foto pubblicate da chi non si trova in quelle zone maggiormente interessate dalla nevicata storica.
La notizia di oggi, che circolava da ieri e che oggi è stata ufficializzata anche dall’ANSA è che
“sono in corso le operazioni di evacuazione di una quarantina di famiglie dalla
frazione di Pozza, Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno per pericolo slavine.”
“È stato grazie ai droni che hanno sorvolato le aree circostanti per un controllo – spiega Capriotti – che ci siamo accorti del pericolo: hanno mostrato grandi masse di neve che si stanno per staccare. Perciò, abbiamo deciso di portare via le persone prima che accada l’irreparabile”.
“Qui ci sono quattro-cinque metri di neve. Stiamo liberando le strade per consentire l’arrivo dei mezzi per portare via le persone – conclude Capriotti – Ci stiamo organizzando, anche se con qualche difficoltà data l’enorme quantità di neve”.
Insomma, che siano tre, quattro, cinque i metri di neve, quello che è avvenuto è forse di pari gravita di un terremoto, la cui successione di scosse è stato il maggiore mai misurato da INGV.
In quelle zone c’è stata una nevicata storica, ci sono emergenze che non possiamo neppure immaginare. È il momento di star zitti ed evitare le polemiche, e applaudire coloro che stanno alacremente e senza sosta, lavorando per sostenere le popolazioni della zona.
La super nevicata ha interessato territori di Umbria, Marche, Abruzzo e Molise.
Seppur in un differente contesto, anche al montagna della Sardegna.
La prossima volta si abbia più fiducia nelle previsioni meteo, che non sono di certo quelle interpretabili nei titoletti o dalle icone meteo.